La premessa di questo primo articolo dedicato a Milano di questo blog è semplice. Ci chiamiamo NewMI perché quella MI sta per Milano, e visto il claim “Local content first” non potevamo esimerci dal raccontarvi anche qualcosa della nostra città. Non parleremo certo di nuovi locali dove andare a mangiare o di cantieri, c’è già chi lo fa bene (vedi Conoscounposto e UrbanFile). Noi vi parleremo di:
- curiosità, per distrarci un po’
- di attività culturali, mostre, musei, perché pensiamo siano importanti nell’educare le persone e farle crescere
- di cose che accadono e tendenze, per interpretare i segnali e ipotizzare il futuro
Detto questo, partiamo appunto con “qualcosa di leggero, anzi leggerissimo”.
88 quartieri e 9 municipi
Milano è divisa in 9 municipi disposti “a spicchi” dal centro verso la periferia, ma i quartieri sono ben 88, o meglio si chiamano NIL – Nuclei di Identità Locale. Negli ultimi anni qualcuno di loro ha anche cambiato nome (vedi NoLo, Cascina Merlata, Santa Giulia, ecc.ecc.) C’è anche un progetto per dedicare a ciascun quartiere un murales identificativo, come questo primo creato a Bovisa.
La via più stretta (e spaventosa) di Milano
Si chiama via Bagnera e si trova nei dintorni della centralissima via Torino e collega via Nerino con via Santa Marta. E’ così stretta che una volta si chiamava appunto “Stretta Bagnera”, e se oggi ha assunto il titolo di via, ed è aperta al traffico, ci passa a stento un’utilitaria. Perchè “spaventosa”? Non solo per il suo aspetto, ma c’è un motivo storico: è stata il luogo in cui si sono compiuti a partire dal 1849 gli omicidi di Antonio Boggia, il primo serial killer italiano e quasi 40 anni prima del suo più famoso collega Jack lo Squartatore!
Tra le più desiderate, almeno per gioco
Chi di voi non ha mai giocato a Monopoli? Immagino nessuno. Forse però non sapete che le vie del gioco che noi conosciamo sono ispirate a quelle milanesi dell’epoca visto che fu il nostro concittadino e imprenditore Emilio Ceretti il primo a portare nel 1935 in Italia il noto gioco di società dopo aver fondato la Editrice Giochi. Con l’eccezione di Vicolo Corto e Vicolo Stretto mai esistite. E indovinate un po’ dove abitava lui stesso nella realtà? In Viale dei Giardini, non a caso 😉
Fonti storiche o…. gossip?
Non sempre è facile risalire al perchè dei nomi delle vie. Certo spesso ci sono motivi storici o derivazioni da parole antiche e dialettali, ma a volte l’origine è meno certa e tra le ipotesi si trovano anche quelle più “gossippare”. Ad esempio nel caso delle vicine via Fiori Chiari e via Fiori Oscuri si dice che nella prima esistesse un collegio per giovani fanciulle illibate mentre nella seconda, al contrario, si trovava un frequentatissimo bordello. Spiegazione sicuramente fantasiosa non trovate?
Tra le ultime intitolate
Tra le vie nate recentemente, molte si concentrano nelle zone di maggior espansione e riqualificazione. Non a caso si trovano in Porta Nuova la piazza Gae Aulenti e le vicine via Joe Colombo, via Fratelli Castiglioni e piazza Alvar Aalto, tutti noti architetti e designer, ma anche via Mike Bongiorno e via Gino Bramieri, milanesi noti e amatissimi. Ma potemmo citare anche le via Giorgio Gaber, il parco Franca Rame, il giardino pubblico Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, via Demetrio Stratos.
Recentissima (giugno 2021) e potremmo dire “d’attualità” è via Oronzio De Nora, intitolata all’ingegnere industriale inventore dell’amuchina e fondatore delle industrie omonime nate proprio al quartiere Ortica, dove si trova la via. Grazie ingegnere!
